domenica 4 marzo 2012

MARSS - Rivista di scienze della sostenibilità



Premessa: la crisi come occasione
Ogni crisi porta con sé, al netto dei costi talora alti in essa intrinseci, l’opportunità di gettare le basi per un futuro migliore per le generazioni successive.


Esplosa in ambito finanziario, la crisi che stiamo vivendo ha le sue radici nella deriva politica e culturale che i modelli economici sviluppatisi in occidente hanno intrapreso da più di mezzo secolo. Tali modelli hanno accentuato, sulla scia degli interessi particolari, la dissipazione del valore del bene comune, e di conseguenza del bene di ognuno, basandosi sull’utilitarismo come unico movente dell’agire sociale.
Gli scenari sul futuro immaginati da scienziati e studiosi di varia provenienza, cominciano già a contemplare modelli di economie e di società più eque, più vivibili, più consapevoli dei propri limiti strutturali e del rapporto con i propri ecosistemi, in una parola società più sostenibili, da costruire in base ad una valutazione scientifica delle risorse effettivamente disponibili.
L’idea di sostenibilità appare come una idea-ponte che tiene assieme diverse dimensioni, tutte concorrenti al benessere comune. Sostenibilità, in chiave ecologica, sostenibilità in chiave politico-economica, sostenibilità delle istituzioni ed infine sostenibilità sociale. È su questi 4 pilastri che si sorregge l’idea di una società più giusta e più vivibile per tutti.
La sostenibilità psico-sociale, un nuovo costrutto operativo
Il concetto di sostenibilità, così ampio e trasversale, nasce soprattutto in ambito ecologico/economico, in risposta a pressanti emergenze ambientali e umanitarie di portata planetaria, e rappresenta l’istanza razionale per eccellenza. Ma la fatica che fa un approccio razionale nell’affermarsi nella riorganizzazione della cosa pubblica forse non consiste solo nella dialettica tra istanze utilitaristiche e istanze comunitarie, ma anche nella difficoltà a diffondersi e a trovare agganci personali nella vita di ciascuno di noi. 
A partire da queste considerazioni, la rivista MARSS intende proporre un vertice osservativo innovativo rispetto a quelli più comunemente utilizzati in merito alla sostenibilità, intende cioè, porre l’attenzione sui principi di razionalità legati alla qualità della vita quotidiana, percepibile da ognuno di noi a partire dalla comune esperienza individuale e relazionale.
MARSS vuole dunque partire dalle abitudini quotidiane, dalla qualità della convivenza in famiglia come nei luoghi di vita sociali e lavorativi, dalla percezione della nostra condizione di benessere o malessere, dalla soddisfazione della nostra vita.
L’idea di limite (delle risorse, delle capacità, delle possibilità, dei sistemi) legato alla sostenibilità riguarda perciò anche i sistemi umani, intesi sia come reti sociali piccole e grandi, sia come capacità di tolleranza psicologica individuale a fronte di prepotenti sollecitazioni interne ed esterne divenute in particolare negli ultimi decenni ingestibili a causa dell’inasprirsi di alcune tendenze politiche, economiche e sociali.  
Tra i vari obiettivi la rivista MARSS si propone il monitoraggio di alcuni indicatori, quali l’aumento vertiginoso di molte psicopatologie (tra le quali quelle infantili), l’impennata dell’uso di psicofarmaci, di sostanze stupefacenti, e di innumerevoli altri indici che possono essere considerati dal nostro osservatorio come indicatori sensibili della sostenibilità psico-sociale.

Finalità (Is there life on MARSS ?)
  • M.A.R.S.S. è una rivista online open access, indipendente, curata da professionisti e studiosi di diversa estrazione, che si prende cura della condizione umana in questo scorcio di epoca storica caratterizzato dai cambiamenti in itinere di alcuni paradigmi e codici sociali, economici e culturali che hanno fin qui retto le società occidentali e non solo. 
  • M.A.R.S.S. è una rivista di ambientalismo psichico e relazionale.
  • M.A.R.S.S. parla di modelli di sviluppo, ecologia, sostenibilità, economia, epidemiologia, ma pensando soprattutto alla loro ricaduta sulla vita quotidiana di noi tutti, alla loro ricaduta sui nostri stati psicologici, sulla nostra convivenza, sulla qualità di vita reale che conduciamo.
  • M.A.R.S.S. vuole essere uno sguardo sul presente e sul futuro laddove esso ci appare negato e oscuro, una feritoia su scenari esistenziali inediti e possibili.
  • M.A.R.S.S. osserva soprattutto gli stili di vita e la vita di relazioneavvalendosi dei diversi piani di analisi e utilizzando il costrutto Scienze della Sostenibilità come idea trasversale, osservativa e metodologica, interpolando scienze sociali e scienze naturali. 
Un laboratorio permanente di idee su presente e futuro
M.A.R.S.S. vuole essere anche un laboratorio di idee, visioni e suggestioni utili agli addetti ai lavori come al cittadino comune, per riflettere sulle coordinate dentro le quali ci stiamo muovendo, per ri-disegnare e ri-pensare mondi nuovi e meglio “abitabili”.
Aspiriamo ad unire in forma permanente un consesso di pensatori e scienziati che hanno a cuore il futuro e desiderano non solo fornire strumenti interpretativi per la realtà che viviamo, ma soprattutto adoperarsi per proporre scenari praticabili per la realtà che vivremo. 
Chiunque sia interessato ad approfondire e diffondere il pensiero e la ricerca sulla sostenibilità mentale, sociale ed economica a partire da valutazioni scientifiche o argomentazioni attendibili, è il benvenuto. Sia che si tratti di psicologo, psichiatra, antropologo, sociologo, giornalista, economista, filosofo, scienziato della natura, opinionista, o altro ancora, la rivista M.A.R.S.S è pronta ad accogliere i sui contributi e a presentarli in un formato fruibile per un pubblico più vasto.
Cosa non è M.A.R.S.S.

M.A.R.S.S. non è una tipica rivista ambientalista; 
M.A.R.S.S. non è una rivista postmoderna, né antimoderna;
M.A.R.S.S. non è una rivista progressista o conservatrice
M.A.R.S.S. non è una rivista accademica di nicchia o di settore;
M.A.R.S.S. non è organo di alcuna organizzazione.
Struttura Organizzativa 

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