giovedì 10 novembre 2011

IDEE

MISURARE IL BENESSERE

Il progetto per misurare il benessere equo e sostenibile – nato da un’iniziativa congiunta del Cnel e dell’Istat – si inquadra nel vivace dibattito internazionale sul cosiddetto “superamento del Pil”, stimolato dalla diffusa convinzione che i parametri sui quali valutare il progresso di una società non debbano essere solo di carattere economico, ma anche sociale e ambientale, corredati da misure di diseguaglianza e sostenibilità. 




Perché misurare il benessere?
Siamo sicuri che la crisi abbia intaccato la nostra capacità di mantenere e migliorare il livello qualitativo della nostra vita?
Il sospetto è che questa grande pressione mediatica serva a svilire prima di tutto la nostra volontà di fare.
Le esperienze personali influiscono sulle opinioni e sui pensieri di ognuno. Alcune osservazioni:
Impresa
la mia personale esperienza è l'aver incontrato imprenditori seri, che lavorano e impegnano gran parte della loro giornata per proseguire la loro attività, cercano nuovi mercati, nuovi prodotti e incrementano fatturato e produzione. Altri attenti solo all'ultimo "gadget" tecnologico e all'esibizione dell'ultima auto "comprata" con leasing aziendali costosissimi e inutili.
Famiglia
La società si basa sostanzialmente sulla capacità di consumo, più si consuma più le aziende funzionano. Per far crescere i consumi bisogna aumentare i redditi e non aver intralci. La famiglia cosa c'entra? Non si fanno più figli, perché costano e intralciano, si favoriscono unioni che famiglie non sono, e che quindi sopratutto per instabilità non generano. Così in due bisogna consumare tanto e male, la società diventa solo un gran mercato di marketing e non un creare continuamente ricchezza. Il favorire lo sviluppo della famiglia, con figli, favorirebbe lo sviluppo economico.
Stato
Una seria riforma dello stato è possibile? Superare le ideologie e ridurre lo stato è possibile? Tutti sanno che gran parte dell'organizzazione statale è inefficiente e non produce adeguati servizi rispetto a quanto costa. La risposta c'è a un possibile miglioramento?
Educazione e istruzione
La formazione in ogni ambito e grado è adeguata alle sfide che dobbiamo affrontare? Prima di ogni formazione tecnica e umanistica occorre riuscire a trasmettere nelle giovani generazioni il desiderio e la capacità di sacrificio necessario per affrontare adeguatamente la propria vita.
E' possibile trovare una serie d’indicatori che permettano misurare lo sviluppo, negli ultimi settant'anni sono stati  fatti passi da gigante, lavori usuranti sono diminuiti d'intensità e difficoltà, il livello della vita è indubbiamente migliorato. I nostri nonni e i nostri padri hanno vissuto vite spesso pesanti e piene di sacrifici.
A un certo punto abbiamo perso la capacità di sacrificio, non in termini reali, ma in termine di valore sociale.
Piano piano si perderà anche in termini reali e allora saranno davvero guai perché i giovani diranno: Per quale motivo devo lavorare, alzarmi presto la mattina e rispettare l'orario di lavoro e le gerarchie?
Ovvio che occorre dare motivazione.
Una ricerca come questa penso possa servire a quanto sopra esposto.


BES. MISURARE IL BENESSERE

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